mercoledì 24 ottobre 2007

Ameri'ani, è meglio il complotto...


Stavo guardando il (tuttodunfiato) MAURIZIOCOSTANZOSCIÒ, in cui c'erano vari tipi che discutevano dell'11 settembre, insieme alla vera signora deFilippi e al padre di uno delle vittime (no, è morto nel crollo delle torri, non si è suicidato dopo non aver vinto Amici).

Che palle, siam sempre lì. Ognuno con le sue teorie, le sue motivazioni, i suoi colpevoli.
Beh, aggiungo un po' di merda anch'io. Come non l'avessi mai fatto.
Ecco la ciotta (di merda, of course).

Se fossi un ameri'ano io spererei nel complotto per questi semplici motivi:
  1. finalmente sapremmo chi e come ha fatto tutto quel casino;
  2. avremmo la prova certa e definitiva di quello che tutti sospettano: Cheney è un assassino, Bush è un burattino e NESSUN ALIENO HA ABBATTUTO LE TORRI GEMELLE (c'è chi pensa anche questo...);
  3. gli ameri'ani non dovrebbero sentirsi in colpa di aver sponsorizzato con l'acquisto del petrolio la famiglia Bin Laden,
  4. non dovrebbero nemmeno spiegare perché non hanno attuato l'embargo o dichiarato guerra all'Arabia Saudita, patria di 11 dei 19 attentatori nonché di Bin Laden stesso;
  5. altresì non dovrebbero giustificarsi in merito all'armamento e all'addestramento dei capi di Al-Queda in Afghanistan durante l'invasione sovietica all'inizio anni '80
  6. né alla formazione di un esercito di militanti islamici, utilizzati dall'esercito bosniaco nella guerra della ex-Jugoslavia. Militanti poi emigrati nell'europa occidentale.
  7. Soprattutto chiarirebbe perché la Halliburton è l'azienda che ha vinto più gare d'appalto per la ricostruzione irachena, dal momento che il vice di Bush, Cheney, fino al 2000 era amministratore delegato dell'azienda stessa:
  8. quindi eviterebbe inutili giustificazioni sul fatto che qualche ameri'ano ha speculato sulle salme di gente morta.
Dai, ritirate su le torri, è tutto uno scherzo...

Nessun commento: