giovedì 3 gennaio 2008

Le parole giuste



Come inizio a riscrivere? Come attacco? Che devo dire?
Non so, sento che sto per dire cose inutili, sparpagliate.
Posso anche sapere cosa scrivere, ma non come.

Sempre, e comunque, aprir bocca, scrivere, PENSARE, non cosa, ma come, le parole giuste.
Le parole giuste, per un esame.
Per salutare e pure per mandare a cacare.

Le parole giuste per farsi assumere, per farsi servire, ed anche per farsi fare un pompino dal Jovanni/Jasmine di turno. E pure per fargli/le uno scherzo.
Ancora le parole giuste all'alimentari, dal dottore, per gli auguri, col cameriere, il barista e a tavola con i parenti.
Per spiegare cosa fai nella vita, cosa faresti, cosa non farai.

Io voglio le parole giuste solo per farmi mandare a cacare, per farmi prendere sui coglioni da tutto e tutti, per passare per cretino, quello stupido e pure poco intelligente.
Per essere allontanato, scansato, valutato, giudicato "come tu mi vuoi".

Tanto siedo sulla riva del fiume ad aspettare che passino i cadaveri.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma falla finita!Non hai nemmeno il coraggio di trattar male FrancescoMaria.Dopo quello che mi ha risposto non merita manco l'ironia,ma solo cattiverie.Non pensavo fosse così convinto,ma ricordando cosa ti dissi,tutti hanno un punto debole,il proprio ego.

Maledetto Turba.

IlTremendo ha detto...

Se ora lo facessi, senza che mi abbia detto o fatto nulla di male, sarebbe solo cattiveria.
di certo mi fa un po' ridere...

Anonimo ha detto...

Cazzo!Così è facile!
Ieri sera m'ha pure salutato quindi secondo me non connette.Non è per niente il Padrino che vorrebbe essere è proprio un cacasotto come te.

Coraggioso Turba.

IlTremendo ha detto...

ecco: cacasotto mi si addice.