lunedì 12 febbraio 2007

L'addizionale del sacrificio


Come creò (è un'opera d'arte, quindi il verbo è giusto) Martin Creed nel 2000:

THE WHOLE WORLD + THE WORK = THE WHOLE WORLD

Ragion per cui il lavoro, il nostro sudatissimo lavoro, non porta nessun vantaggio al mondo.
Anzi, guardando ciò che stiamo provocando al nostro amatissimo pianeta...
E se insieme alla terra fossimo riusciti a "snaturare" la natura umana?
Se fossimo riusciti a svoltare verso una direzione sbagliata?

L'uomo continua a vivere in un contesto di grandi agglomerati urbani, ma non è sempre stato così.
All'inizio l'uomo viveva in piccoli gruppi indipendenti e autosufficienti, poi lo sviluppo ha portato l'unificazione di queste piccole unità sociali, portando allo sviluppo urbano con il passare dei secoli.
Ma lo sviluppo urbano è derivato dalla paura di razzie di altri gruppi predoni, che portarono nel Medioevo alla nascita dei comuni.
Quindi già da qua si può capire quanto terrore abbia influenzato la razza umana.

Sto andando fuori tema. Scusate.
Vabbè piccola premessa per dire che lo sviluppo umano può essere visto come una serie di coincidenze, più che per un disegno "superiore".

Stessa cosa con il lavoro. The work.
Arbeit macht frei dicevano una sessantina di anni fa.
Poi abbiamo saputo che fine hanno fatto i lavoratori: liberi sì, ma nel vento, come cantava Augusto e tutt'oggi cantano Danilo e Francesco...

Lo dice la matematica:
Il mondo intero addizionato al lavoro dà come lavoro il mondo intero.
Niente di più, niente di meno.

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