venerdì 16 febbraio 2007

Gli scacchi, coacervo di brigatisti


Tornando ancora sul caso delle BR, pare che tutti gli indagati avessero un passatempo comune: il gioco degli scacchi.

Pare infatti che le loro riunioni si svolgessero a margine di tornei di scacchi organizzati tra loro, tutti grandi appassionati e pure discreti giocatori.

Il Cav. ha già dichiarato che vuole lo scioglimento della FederScacchi, nota cellula rivoluzionaria e legata ad Al-Queda, che spesso facevano confusione tra un cavallo in h-7 e il cavaliere all'ospedale.

Subito rilasciate dichiarazioni del centro-destra sulla pericolosità di questo gioco, ritenuto deviante.
Il Card. Ruini ha già detto che è intrinseco della scacchiera essere un attacco alla famiglia tradizionale, con il rapporto a tre tra Re, Regina e alfiere.
Calderoli sta organizzando una fiaccolata della Lega contro i Pedoni neri, quindi clandestini, quindi delinquenti.
Sandrino Bondi (il caro vecchio compagno) ha dichiarato che volevano buttare tutta la famiglia Berlusconi giù dalla torre, anche se ci sono dubbi se ritenere la signora Miriam Bartolini (a.k.a. Veronica Lario, la seconda moglie dell'EX presidente del consiglio) ancora una componente della
famiglia.

Insomma, possiamo proprio dire che è stato fatto scacco matto al terrorismo.
O alla libertà?

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