venerdì 16 marzo 2007

Buongiorno, notte


Grazie a Marco Bellocchio per il film. Ah anche per il titolo, ovviamente.
Il film in cui racconta del rapimento di Aldo Moro, esattamente la mattina di 29 anni fa.
Non che sia andata esattamente così, però è bello.
Ma perché non dovrebbe essere andata così, realmente?

Il 16 marzo 1978 doveva essere ricordato in Italia come il giorno dell'insediamento del primo governo figlio del compromesso storico.
Invece in via Fani, a Roma l'auto su cui viaggiava Moro venne assalita, gli agenti di scorta uccisi e il segretario DC rapito.
Non doveva essere lui il capo del governo, ma Andreotti.
Ma fu lui che portò avanti l'idea di un governo di "solidarietà nazionale", in cui non contava essere cristiani o comunisti.
L'unica cosa che contava era il bene dell'Italia, degli Italiani.

E' stato scritto tanto, su quel tragico fatto di quasi trent'anni fa.
C'è chi dice che i brigatisti agirono da soli, quasi senza rendersi conto di quello che facevano; chi invece dice che erano controllati da infiltrati americani, che avevano da rimetterci per l'opposizione che il PCI avrebbe fatto ai loro interessi, militari ed economici, presenti nel nostro paese.

Ma quel giorno non fu rapito Aldo Moro soltanto.
Quel giorno fu rapito un futuro sereno all'Italia, agli Italiani.

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